Il 25 febbraio è uscito “Blue Sky”, il nuovo singolo di LowJohn, che si avvale del contributo del rapper Filistad e della cantautrice emergente Matilde. Prodotto dallo stesso LowJohn, il brano nasce dall’idea dei tre artisti di creare un brano che non si concentri solo sul messaggio da trasmettere, ma anche sull’ambiente sonoro che si vuole ricreare attorno ad esso. La base del pezzo è composta da suoni contemporanei e ambientali, che contribuiscono a creare un’ ”alone aesthetic”, che invita l’ascoltatore a chiudere gli occhi ed intraprendere un viaggio metaforico proprio sotto il “Blue Sky” menzionato nella canzone.
Come ha raccontato John Nociforo a proposito del pezzo:
“Blue Sky rappresenta un’evoluzione del mio percorso musicale. Pur non distanziandosi molto dai miei precedenti brani, presenta una maggior cura della produzione musicale. Quando ascolto il brano mi immagino in riva a un lago, sdraiato su una coperta a guardare le stelle, con le cuffie alle orecchie e scrivendo un nuovo brano. Vorrei che ogni persona che lo ascoltasse, potesse ricreare nel suo immaginario l’ambiente che più preferisce. Vorrei che ognuno si immedesimasse nelle mie parole, senza regole o schemi”.
Il singolo è accompagnato dall’uscita del videoclip ufficiale, che vedrà protagonisti proprio LowJohn, Filistad e Matilde, diretto da Cage Moss e girato interamente presso il Lago di Pozzillo in Sicilia, visibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=bevz_qGLKMI
Abbiamo intervistato LowJohn e Filistad per conoscere meglio il loro mondo musicale, le loro influenze e come è nata “Blue Sky“.
Come vi siete avvicinati rispettivamente al mondo della musica?
LowJohn: “Tutto è partito nel periodo adolescenziale, mi sono messo in gioco perché avevo necessità di sfogarmi e trasformare i miei problemi in qualcosa di produttivo, scrivere testi e fare musica era l’unica cosa che mi aiutava davvero. Quando uscì il mio primo brano fui molto criticato da persone che conoscevo e non, in quegli anni fare rap non era di moda e a dirla tutta il mio era fatto molto amatorialmente, ero alle prime armi. Gli insulti e i ‘Non ce la farai mai’ mi hanno spronato e mi spronano tutt’oggi a dare sempre di più”.
Filistad: “Da sempre la musica è stata importante per me. Mi sono avvicinato al mondo della musica iniziando a scrivere i primi testi all’età di 13 anni. Poi ho iniziato ad allenarmi a rappare su i vari type beat cercando sempre di migliorare giorno dopo giorno”.
Come è nato il vostro nuovo singolo “Blue Sky“, la vostra collaborazione a quattro mani e il feat. con Matilde? Qual è, invece, il concept del videoclip ufficiale dei singolo?
LowJohn: «Filistad ed io ci siamo conosciuti nel mio studio anni fa. Era venuto a registrare un suo pezzo, il primo di molti. Data la reciproca stima che si è instaurata nel tempo, ci siamo sempre ripromessi di collaborare in un featuring e finalmente eccoci qui con ‘Blue Sky’. Questo progetto c’è piaciuto fin da subito e abbiamo deciso di inserire la voce di Matilde, che aveva già fatto parte di alcuni progetti di Filistad. Il video, diretto da Cage Moss, rispecchia la nostra idea di creare qualcosa di soft che accompagni l’ascoltatore durante l’ascolto».
Quali sono le vostre influenze contemporanee e non solo?
LowJohn: “Traggo molto ispirazione dalla musica americana, mi piace andare alla ricerca di cantanti emergenti o quasi su YouTube e SoundCloud, che hanno la stessa grinta che ho io. Un disco che ha influenzato tantissimo il mio percorso artistico è stato ‘Un Bacio’ di Nayt, che mi ha aperto ad una visione più ampia della musica Urban con contaminazioni di musica classica”.
Filistad: “Le mie influenze partono maggiormente dal rap italiano”.
Raccontateci la vostra formazione musicale. Il primo disco che avete ascoltato in assoluto e la vostra colonna sonora dell’infanzia/adolescenza?
LowJohn: «La musica fa parte di me a 360 gradi. Oltre a cantare sono un tecnico del suono certificato Steinberg. Tutti i mix e master dei miei brani sono realizzati da me, Mi piace curare i miei brani dall’inizio alla fine. Per questo ho fatto svariati corsi e preso certificazioni sia per quel che riguarda il canto che per il mio lavoro da fonico. Il mio primo approccio al rap è stato grazie al disco ‘Tre Stronzi Mixtape’ di ‘illMovement’ all’età di 14 anni. La colonna sonora della mia adolescenza è un mix tra Urban e musica classica. Dal lato Urban i movimenti di Honiro e della Zero2 degli anni 2015 mi hanno insegnato cos’è la musica e sopraTtutto come trasmettere emozioni con essa. Anche tutta la discografia di Ludovico Einaudi mi ha fatto avvicinare e innamorare del mondo del pianoforte che tutt’oggi è un pilastro fondamentale della mia musica».
Filistad: «La mia formazione musicale è stata accompagnata maggiormente da artisti come Fabri Fibra, Guè e Marracash. Più avanti ho iniziato ad ascoltare attentamente anche Mostro, nel suo album ‘NAVE FANTASMA’ mi sono rispecchiato molto ed è stato il primo che ho ascoltato tutto e in modo molto attento. Ai tempi mi incuriosì l’accoppiata dei contenuti con nuove linee ‘melodiche’».
Una qualità di John e viceversa una qualità di Francesco?
LowJohn: “Francesco è una persona che mette il cuore in quello che fa, ecco perché ci siamo trovati fin da subito. Cerca sempre il confronto, è bello lavorare con qualcuno che esprime il suo parere senza cercare di imporlo”.
Filistad: “LowJohn ne ha molte, ma una delle qualità più importanti che possiede è la costanza e la determinazione che mette in quello che ama fare”.
Quali sono i progetti che avete in cantiere per il 2022, anche da solisti?
LowJohn: «Sto lavorando ad un brano da solista da fare uscire quest’estate, sempre sul filone di ‘Blue Sky’».
Filistad: “Per il 2022 spero di migliorare sempre di più e di poter pubblicare il mio primo EP”.
Se poteste portare solo una persona sotto il vostro “Blue Sky”, chi scegliereste e perchè?
LowJohn: “Porterei sicuramente la mia dolce metà Ludovica, una persona che mi ha sempre supportato in tutto quello che ho fatto anche nei miei progetti più folli, mi è sempre stata affianco credendo in me e nel mio sogno musicale spronandomi sempre a dare il massimo”.
Filistad: “Porterei sicuramente la mia ragazza, quale altro miglior posto sarebbe così romantico?”