Fuori da giovedì 28 aprile su tutte le piattaforme digitali per l’etichetta Accannone Records Buchi Neri, il nuovo singolo di Franco e la Repubblica dei mostri. Sonorità ricercate e contemporanee fanno da colonna portante ad un pezzo pensato per essere assaporato lentamente, un brano dolorosamente viscerale che rappresenta un vero e proprio specchio dell’epoca post-pandemia.
Abbiamo intervistato la band per saperne di più:
È da poco uscito il vostro ultimo singolo “Buchi Neri”. In che genere musicale lo inserireste e a cosa avete pensato mentre lo scrivevate?
E’ sempre difficile inquadrarci in un genere, ma direi indie rock, Buchi neri è un brano scritto nell’epoca post-pandemia, quando pensavamo di aver toccato davvero il fondo e ci siamo trovati spettatori di guerre e di un vertiginoso delcino dell’umanità intera, è sicuramente il pezzo più pessimista che abbiamo mai scritto, i buchi neri entrano continuamente nella nostra quotidianità e ci risucchiano nel passato mentre cerchiamo con automatico ottimismo di guardare avanti e risponderci che va tutto bene.
Come sono cambiati i vostri gusti musicali nel corso del tempo?
Non sono cambiati, più che altro evoluti, all’interno della band abbiamo anime diverse, e background musicali differenti, il tempo ci ha dato la possibilità di conoscerci meglio e allargare i nostri orizzonti musicali, oggi il nostro sound è il frutto di questa mistione musicale.
Quali sono state le vostre esperienze live? Avete voglia di raccontarci quella per voi più memorabile?
in questi anni abbiamo suonato in contesti diversissimi e ogni live è sempre un esperienza a sé, ma sicuramente il nostro primo live all’Ohibò di Milano ci ha fatto sentire tutti parte di una band.
Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Riuscire ad aprire il cassetto intasato di sogni sarebbe già un successo…ma suonare tanto dal vivo e arrivare a più gente possibile credo sia la risposta più concreta
Avete già in mente la vostra prossima pubblicazione?
Ci stiamo lavorando 😉