FH3NIX Aka Servello Lorenzo, giovane artista Ligure del 2006, fa il suo esordio discografico con il singolo “Senza Fare Niente”( Red owl Record/Visory Record/Believe Digital Italia), un brano autobiografico, dopo la fine della sua prima storia d’amore. Il brano è stato prodotto dalla BXF Moving Sound
“Nel brano esprimo il mio ripensamento e il fatto che una parte di me si è pentita di aver troncato la storia”
Ciao , presentati ai nostri lettori,
Ciao, sono Lorenzo Servello nome d’arte Fh3nix, ho 15 anni e frequento il secondo anno dell’istituto Nautico Ferraris Pancaldo di Savona, la musica è sempre stata la mia passione e oltre a scrivere i testi e le melodie dei miei brani suono anche pianoforte classico da ormai tre anni circa e a settembre proverò ad entrare in conservatorio. Naturalmente non passo tutto il mio tempo a suonare ma come ogni adolescente, mi piace uscire con gli amici, andare a fare delle escursioni e camminate nei boschi, andare a fare shopping ma diciamo che trovo nella musica (nel pianoforte soprattutto ) la mia più grande amica e confesso che quando mi siedo a suonare il piano e cantare melodie improvvisate sul momento in effetti il tempo vola… potrei stare li per delle ore…anzi in realtà sto li per delle ore ma non vorrei che questo mi facesse sembrare un asociale diciamo che ormai è consuetudine la sera che ci si ritrovi a casa mia con il mio gruppo di amici e io intrattengo tutti suonando e cantando per la gioia dei vicini!
Leggendo sul tuo nome d’arte, notiamo qualcosa di particolare, raccontaci il suo significato?
Il mio nome d’arte Fh3nix nasce innanzi tutto dal fatto che il mito della Fenice mi ha sempre affascinato, credo di averlo studiato in prima o forse in seconda media e mi sono subito rivisto in tutto questo perché anche io nonostante la mia età, ho sempre avuto un carattere forte e mi sono sempre rialzato dopo ogni difficoltà o delusione senza mai farmi prendere dallo sconforto, imparando dai miei sbagli e cercando sempre di trovare anche nelle cose brutte e negative un qualche insegnamento. Il fatto di averlo volutamente scritto con il numero 3 al posto della E è stata una scelta di stile, per differenziarlo e renderlo un po’ più particolare, un qualcosa che risaltasse subito alla vista di chi lo leggeva e rimanesse anche impresso proprio perché diverso e in un certo senso anche un po’ strano come in effetti sono io.
Sei molto giovane, più che dirti da quanto fai musica, ci viene da chiederti, com’è nata la tua passione?
Per spiegare quando è nata la mia passione per la musica devo prima fare una premessa e spiegare che da piccolo venivo spesso preso in giro perché ero quello più basso, più magro, con gli occhiali e poco atletico e i miei compagni spesso mi dicevano che ero uno “sfigato” che non sapevo fare niente. Poi ricordo che alle scuole media nell’aula di musica c’era un pianoforte e io mi sono seduto e ho iniziato a suonarlo e suonavo bene, le note mi venivano fuori in maniera naturale come se lo avessi sempre fatto e il professore mi fece molti complimenti e iniziò a farmi suonare durante le lezioni di musica e magicamente i miei compagni mi stavano a sentire e mi guardavano in modo diverso non ero più quello “sfigato” ma grazie alla musica ero diventato interessante così chiesi ai miei genitori che volevo prendere lezioni e da li penso di non aver mai smesso di trovare nella musica e nel piano forte tutto il mio mondo, un mondo dove non dovevo dimostrare di essere muscoloso e forte ma solo bravo e lo ero e cosi ho iniziato e sto continuando gli studi classici ai quali da sei sette mesi ho affiancato la mia passione per la musica pop e ho iniziato a scrivere melodie e testi soprattutto grazie a Ultimo che è il mio cantante preferito e la mia fonte di ispirazione.
Quali sono le difficoltà che hai riscontrato nel lavorare sul tuo primo brano?
Il mio primo singolo l’ho scritto musica e parole da solo e sinceramente non pensavo quando l’ho scritto e cantato in casa che sarebbe diventato qualcosa di “serio” …Dal punto di vista della parte musicale non ho avuto molte difficoltà, facendo pianoforte classico da tre anni conosco bene le armonie ed ero in grado di capire velocemente quando mi si chiedeva di modificare le tonalità ecce cc le difficoltà maggiori che ho riscontrato erano sicuramente dovute al fatto che io non ho mai preso lezioni di canto e al tempo stesso non ero mai stato in una sala di registrazione né tanto meno avevo mai cantato con un microfono quindi tutto ciò per me era nuovo. Ricordo ancora la mia eccitazione il primo giorno in sala di registrazione con tutti quei macchinari e quei bottoni di mille colori …cioè era una sorta di sogno. Devo ringraziare sicuramente tantissimo e non smetterò mai di farlo Bruno Bogliolo della Bxf_moning_sound che non solo per primo ha creduto nelle mie capacità e potenzialità, ma ha avuto anche tantissima pazienza per insegnarmi a cantare con il microfono, regolare il respiro e la voce, per avermi sempre e comunque messo a mio agio anche quando comunque sia non sapevo come muovermi o come fare le cose. E’ stato un preziosissimo aiuto nella riuscita del brano e nella sua creazione.
Parlaci del tuo nuovo singolo “Senza Fare Niente”
Il testo del mio singolo è autobiografico, l’ho scritto alla fine dell’estate scorsa quando ho deciso di troncare la mia prima storia d’amore un po’ più seria con una ragazza. Nel testo ho voluto raccontare e ho cercato di far venire fuori quello che era il mio stato d’animo nei giorni successivi a tale decisione, giorni nei quali comunque sia mi tormentavano i ricordi, mi tornavano alla mente i momenti belli che avevano passato insieme e che io volutamente avevo deciso di non volere più. Ho deciso di troncare la storia in effetti un po di punto in bianco senza dare troppe spiegazioni e questo ha ispirato il titolo “Senza fare niente”. Non ho infatti spiegato i motivi che mi avevano portato a prendere questa decisione a Lei ma le ho semplicemente detto un po’ freddamente che era finita… perché comunque sia parlare di persona è sempre un po imbarazzante e poi perché una parte di me dentro soffriva per questa scelta ma era inevitabile perché mi sentivo oppresso e non ero pronto a una storia che stava diventando troppo seria, ma tutto quello che provavo che avrei voluto dire per spiegare la cosa l’ho messo in musica e l’ho scritto nel testo liberandomi finalmente di quel peso che portavo dentro perché comunque sia penso che in una relazione soffra anche chi lascia e non solo chi è lasciato.
Ascoltando il tuo brano da “Ascoltatore” “Senza Fare Niente” come lo definiresti?
“Senza fare niente” è una canzone molto dolce e toccante, ascoltandolo si riesce a percepire comunque il disagio del protagonista maschile e si capisce anche che a scriverla è comunque sia una persona giovane che ha forse un po paura di affrontare certi sentimenti così forti e intensi, non si sente pronto e prende una decisione della quale una parte di lui si pente perché comunque sia i ricordi e i momenti sono ancora vivi dentro di lui. In effetti è un po’ triste e malinconica ma rispecchia perfettamente il senso di disagio che provano tutti gli adolescenti come me quando devono affrontare per la prima volta l’amore e passano da momenti di pura felicità a momenti di tristezza e depressione che affrontano in modo diverso: alcuni si chiudono nella loro camera e confidano il dolore e la tristezza a un diario segreto, altri come il protagonista invece trovano conforto nella musica e nel pianoforte unico modo che hanno per affrontare i sentimenti contrastanti che stanno vivendo.
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C’è un artista in particolare che ti ispira?
Sicuramente il mio artista ispiratore, colui che più mi si avvicina sia per le cose che scrive sia per il modo di fare musica è Ultimo, mi ritrovo moltissimo in lui ed è stato grazie alle sue canzoni che ho iniziato a cantare e scrivere canzoni anche io usando il pianoforte come base per i miei testi che sono un po’ tutti malinconici. Ultimo è il mio punto di riferimento non tanto per come canta, può piacere o non piacere il suo stile è soggettivo, ma lo ammiro soprattutto per la profondità dei testi che scrive per la sua capacità di trasmettere attraverso le canzoni le cose che prova e sente e riesce straordinariamente a coinvolgerti e trasportarti nel suo mondo. Ascoltando i suoi testi e la sua musica riesci a provare quello che stava provando lui quando le ha scritte e questo è quello che vorrei riuscire a fare anche io con le mie canzoni, vorrei che chi le ascoltasse riuscisse a ritrovarsi in quello che sente perché lo ha vissuto e vorrei poter essere di conforto e di aiuto a chi magari lo sta vivendo e trova nella mia canzone una sorta di rifugio.
Questo è il tuo primo percorso sotto etichetta, che effetto ti fa?
Premesso che sono ancora frastornato da tutto quello che è successo e se penso che 15 giorni fa nessuno sapeva chi ero e oggi sono qui a compilare questa intervista mi fa sentire praticamente su una sorta di nuvola…non mi sembra nemmeno ancora vero di aprire Spotify e trovare la mia canzone, il sentirla con le cuffie e trovarla insieme a quella di molti altri artisti è sicuramente una grandissima soddisfazione. Sono consapevole che il lavoro che dovrò fare è tantissimo e la strada che ho scelto di percorrere è lunga e in salita e so anche che non devo illudermi che sia sempre tutto così fantastico e speciale ma adesso voglio ancora per qualche giorno almeno godere degli effetti che tutto questo ha avuto e sta avendo sulla mia vita di tutti i giorni. Il mondo della discografia è ancora sconosciuto per me e ci sono milioni di cose che devo imparare a fare, in particolare il discorso dei social considerato che fino a qualche mese fa ero l’antisocial per antonomasia, ma sono ancora molto giovane ho solo 15 anni e ho davanti anni di crescita artistica per migliorarmi ulteriormente e crescere anche discograficamente trovando il mio stile e il mio modo essere. Ringrazio la Red Owl Records per avermi dato questa opportunità e aver reso possibile tutto questo credendo in me e nella mia musica anche se ancora acerba e infantile, sono certo che lavorando insieme saremo in grado di far emergere quanto di meglio c’è dentro di me.
Salutate i lettori con una dedica a tuo piacere!
Ringrazio tutti quanti si sono interessati fino ad oggi alla mia musica e quelli che lo faranno in futuro, spero di essere riuscito a far arrivare a tutti gli ascoltatori il messaggio che volevo trasmettere con il mio singolo e voglio dire a tutti i lettori di cercare veramente nella vita di tutti i giorni di fare come la fenice: “se qualcosa ti rende cenere tu rinasci più splendente di prima” questo è quello che voglio augurare a tutti i lettori e a me stesso prima di tutti e voglio anche ringraziare Voi che mi avete dato la possibilità di farmi conoscere meglio .