Intervista a Christian Baroni: “Un’altra foto” è il nuovo singolo

Da venerdì 2 luglio sarà in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Un’altra foto”, il nuovo singolo di Christian Baroni.

Un’altra foto è una canzone che parla di una richiesta di perdono, pur restando fermo sulle proprie convinzioni. Alla base di tutto ciò, c’è una nota preponderante di dolcezza che ricorda i momenti vissuti insieme tramite delle immagini fissate nel tempo.

Spiega l’artista a proposito del suo nuovo singolo«Ho scelto questo brano come mio primo singolo perché può rappresentare a primo impatto, una parte importante sia della mia personalità artistica che umana».

Qual è stato il momento in cui hai capito che era ora di dar vita al tuo progetto musicale?

Quando ho capito che era il momento di far uscire ciò che avevo dentro di me. Scrivo molto e tenere tutto dentro un cassetto stava diventando un po’ opprimente. Fortunatamente ho anche un gran team con cui musicalmente ci troviamo alla perfezione. Viene tutto in maniera molto naturale e ciò stimola ancora di più la mia creatività.

Come senti di essere evoluto da quando hai cominciato a fare musica ad oggi?

Mi sono avvicinato al mondo della musica che ero molto piccolo giocando con il piano di casa. Le prime lezioni le ho avute a 9 anni con la chitarra. Credo che di pari passo con la mia crescita, sia maturata anche la mia musica. Di giorno in giorno siamo persone diverse. Rispecchiando comunque ciò che è la tua persona, non credo si smetta mai di cambiare con essa.

In che modo il brano “Un’altra foto” è rappresentativo della tua persona?

Parla di un lato del mio carattere molto forte. Talvolta si tende a far la guerra per orgoglio e per mantenere ferme le proprie posizioni. Spesso così però non si pensa al fatto di far del male a tutta la situazione in generale. Essendo comunque una canzone d’amore, il sentimento di cui parlo non ha spazio per guerra ed odio. È più facile fare un passo verso l’altra persona per il bene di entrambi che restare lontani per orgoglio.

Che musica ascolti in questo periodo così particolare?

Di tutto. Non ho mai avuto un genere preferito sia perché amo tutta la musica, sia perché restare fermo su una cosa per troppo tempo mi annoia subito. Potrei passare dal blues al metal, dal jazz al pop, dalla classica al punk. Ascoltare più linguaggi e avere soprattutto la curiosità di farlo, credo faccia comprendere meglio le cose.

C’è un artista con cui vorresti condividere il palco?

Ce ne sono alcuni. Ma credo che con chiunque abbia una certa idea della musica, sia sincero e vero con il pubblico, sarebbe un piacere condividerlo.

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