In occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla, i Son du Xangô, gruppo musicale di tango contemporaneo, colgono l’occasione per onorare e celebrare uno dei musicisti più influenti dell’ultimo secolo, da sempre inesorabile fonte d’ispirazione per il gruppo.
Margherita Crisetig, saxofonista di formazione classica che si dedica da tempo a perfezionare il linguaggio del tango argentino e Alessandro Scolz, pianista e tastierista poliedrico di formazione jazz, sono due dei componenti del gruppo Son du Xangô, quintetto che rilegge le pagine del Tango Nuevo di Piazzolla con strumenti innovativi e sonorità elettriche.
Saranno loro i protagonisti di questo omaggio, presente dal 26 marzo sulle principali piattaforme di streaming e store digitali.
Si tratta di una rielaborazione di Milonga Sin Palabras, una composizione del grande maestro argentino che nasce per voce e pianoforte, ma che essendo appunto “senza parole” si presta a diverse interpretazioni strumentali.
L’intento di sperimentare cercando nuove sonorità raramente riconducibili a questo genere musicale, ha spinto Scolz a operare una vera e propria orchestrazione della parte pianistica attraverso l’utilizzo dei sintetizzatori.
“In questo periodo storico assistiamo a una sorta di nostalgia del sintetizzatore vintage, che porta a un revival di queste macchine sia analogiche che digitali a cui si aggiungono software e strumenti virtuali che ampliano notevolmente le possibilità timbriche e creative.
Questa componente musicale elettronica convive qui con la sonorità acustica ed estremamente espressiva del saxofono soprano, che è il vero protagonista di questo duo.
Ci piace pensare che anche a Piazzolla sarebbe piaciuto questo sperimentalismo”.
BIO
Son du Xangô
Margherita Crisetig, sax soprano e baritono / Francesca Hrast, vibrafono / Riccardo Casanova, basso elettrico / Alessandro Scolz, tastiere / Denis Zupin, batteria.
Il gruppo Son du Xangô nasce nel 2019 da un’idea della sassofonista Margherita Crisetig con l’intento di riproporre la nuova musica che Astor Piazzolla sviluppò a partire dagli anni Sessanta, introducendo nella sua orchestra strumenti che tradizionalmente non venivano utilizzati nel tango argentino. È su questa scia che il quintetto accosta nel suo organico strumenti che conferiscono all’ensemble una sonorità “elettrica”, con influenze jazz e rock.
Il quintetto è stato invitato a esibirsi in diversi eventi in territorio friulano tra cui l’apertura della rassegna “Udin&Jazz al Caucigh” proponendo un progetto dal titolo “Reminiscence 1974” incentrato sulla produzione italiana di Piazzolla del 1974, che ha segnato la svolta “elettrica e rivoluzionaria” con gli album “Libertango” e “Summit – Reunion Cumbre”, quest’ultimo nato dall’incontro con il sassofonista statunitense Gerry Mulligan.
Nell’estate 2020, per gli “Incontri di musica da camera” a Cividale del Friuli (UD) si sono esibiti con il bandoneonista Marcelo Nisinman, grande interprete mondiale del nuovo tango, proponendo musiche di Piazzolla e dello stesso Nisinman.
In collaborazione con Agenzia stampa