“A schermo spento”, il nuovo singolo di Daniela Vicale che condanna il mondo dei social

«I social sono entrati prepotentemente nelle nostre vite riempiendole di tutto ciò che è apparenza, esteriorità, illusione e, a volte, spesso, inganno… sottraendo ad esse le meravigliose sfumature del reale e delle sue emozioni»

Torna sulla scena la cantautrice Daniela Vicale con un nuovo singolo, “A schermo spento”, una delicata ballad che sottolinea l’urgenza dell’allontanarsi dal mondo, sempre più asfissiante, dei social, per potersi riappropriare di quelli che sono i veri rapporti sociali, fatti di sguardi, di confronto vis a vis, di condivisione reale.

«Il brano è un invito a sottrarsi a questa forma di dipendenza dal virtuale, e per dipendenza intendo un utilizzo ossessivo della rete che va oltre il normale impiego di internet per situazioni lavorative, e non, che oramai non prescindono da esso. Credo che abbiamo tutti bisogno di riappropriarci di una vita che, nonostante tutto, conserva ancora colori, sapori, emozioni, che nessuna app potrà mai sostituire».

Scritta da Daniela Vicale su testo di Monia Ridolfi, “A schermo spento” sugella la collaborazione, avviata già da anni, che la cantautrice ha stabilito con l’arrangiatore Alessandro Galdieri, che si è occupato di tutte le fasi di produzione del brano.

«“A schermo spento” è un grido accorato, nel voler a tutti i costi riprendere in mano la propria vita, quella vera, fatta di sguardi, contatti, confronti reali».

Non a caso il brano inizia con i versi “Rivoglio indietro il mondo e il suo rumore, l’uso dei sensi, il cielo, lo stupore, il rumore inteso come il sentire la presenza delle persone nel vero senso del termine, lo stupirsi davanti ad cielo terso o ad un tramonto mozzafiato, non dietro una fotocamera del cellulare, guardarsi e perdersi negli occhi della persona amata”.

Come i precedenti video di Daniela Vicale, anche quello di “A schermo spento” è stato realizzato da CRETIE, marchio emergente di produzioni video di Alessandro Galdieri e Valentina Schiavo.

«Come location per girare le scene abbiamo scelto luoghi comuni, per non allontanarci dalla semplicità citata nel testo. Fra i luoghi che abbiamo voluto ritrarre troviamo la pineta di Ogliastro Marina, la spiaggia di Case del Conte nel comune di Montecorice, dove io abito, casa mia e il locale di un amico, Winebar Il Chiostro, veramente carino e particolare, sito nel bellissimo borgo di Castellabate».

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